Una lettura alla luce del magistero di Benedetto XVI
✍️ di Patrizia Truglia – Counselor del Terzo Settore ad approccio teologico-esistenziale
Un tempo frammentato
Viviamo in un tempo attraversato da diseguaglianze, povertà invisibili, solitudini esistenziali. Il counseling sociale si presenta come spazio generativo di senso, come azione che ascolta, accoglie, accompagna.
Ma quale visione antropologica sostiene questa pratica? Quale fondamento? Quale direzione di senso? Quale etica? Quale futuro?
Una possibile risposta si trova nella relazione feconda tra counseling sociale e Dottrina Sociale della Chiesa, in particolare alla luce del magistero di Benedetto XVI e della sua enciclica Caritas in veritate, dove carità e verità sono categorie antropologiche, sociali, culturali, politiche.
Carità: forma progettuale dell’agire sociale
“La carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa.” (Caritas in veritate, 2)
Carità e verità sono generative di nuovi paradigmi sociali. La carità è forma progettuale dell’agire sociale, agire che ascolta, accoglie, accompagna. Il counselor è operatore di carità che si fa relazione, prossimità, restituzione di parola. È operatore di carità intesa come via e criterio progettuale, come forma di intelligenza pratica, come generatività sociale.
Verità: esperienza che disvela
“La carità senza verità rischia di essere relegata in un ambito ristretto, privato, ridotta a sentimento buono ma inefficace.” (Caritas in veritate, 3)
La verità è l’altro nome della relazione, è esperienza che disvela, accompagna, custodisce. Il counselor sociale è artigiano di verità che accompagna la persona a rileggersi, a rinarrare la propria storia, a cercare un nuovo nome, un nuovo inizio.
Il counseling come atto politico
Il counseling è anche atto politico: restituisce visibilità, parola, dignità alle persone, alle comunità, alle periferie dell’umano. Il counselor sociale agisce nei territori dell’umano, nei margini, nei vuoti, nelle fratture. Restituisce legami, genera ponti, apre possibilità.
Una pedagogia della presenza
Il counseling è pedagogia della presenza, arte dell’incontro, costruzione di senso, pratica trasformativa. È luogo dove la carità si fa prossimità, dove la verità si fa relazione, dove il futuro si fa possibile.